Quanto inquinamento c’è in una casa nuova?

Quanto inquinamento c'è in una casa nuova?

Avere una casa nuova è un grande passo nella vita di una persona: rappresenta un investimento importante e la realizzazione di un sogno. È il luogo in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo e, purtroppo, anche una delle principali fonti di inquinamento.

La casa è il luogo in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo e dovrebbe essere un rifugio dalla frenesia e dallo stress di tutti i giorni. Purtroppo, le case sono inquinate, soprattutto se si trovano in grandi città o se sono abitate da molte persone. Probabilmente non ci avete mai pensato, ma l’inquinamento domestico è un problema serio.

Si tratta di una forma di inquinamento ambientale che si verifica all’interno delle abitazioni e può essere causata da diversi fattori, tra cui la presenza di materiali tossici, l’uso di prodotti chimici per la pulizia, la cottura e l’inquinamento atmosferico. Inoltre, materiali edili, oggetti d’arredamento, mobili ed elettrodomestici contribuiscono all’inquinamento nell’abitazione.

I problemi di salute associati all’inquinamento domestico sono molteplici e possono riguardare l’apparato respiratorio, la pelle, gli occhi e il sistema nervoso. Alcune delle malattie più comuni sono l’asma, l’allergia, il raffreddore e l’influenza, soprattutto nei bambini e nei soggetti fragili.
Gli studi riferiscono che l’inquinamento dell’aria indoor può causare problemi di salute fino a 7 volte superiori rispetto a quelli provocati dall’inquinamento esterno. In alcuni casi, l’inquinamento domestico provocato da alcuni contaminanti può anche essere responsabile di malattie più gravi, come il cancro. Alcuni gas come il radon, un gas nobile naturalmente radioattivo che staziona sul sottosuolo, può penetrare nelle case.

Inquinamento causato dalla costruzione di una nuova casa o dalla ristrutturazione

L’inquinamento atmosferico è un problema crescente in tutto il mondo e le case nuove o risanate sono responsabili di una quota significativa di questo inquinamento.

Uno studio pubblicato nel gennaio 2017 sulla rivista scientifica Nature Energy ha rilevato che i nuovi edifici sono responsabili di circa il 5-10% delle emissioni di CO2 (anidride carbonica o biossido di carbonio) del settore edilizio nei Paesi in via di sviluppo.
I ricercatori hanno stimato che i nuovi edifici sviluppo circa 1,3 miliardi di tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno.

Le emissioni di CO2 provenienti da una casa nuova o ristrutturata sono causate da diversi fattori, tra cui:

  • il processo di produzione dei materiali da costruzione
  • il trasporto e l’installazione delle unità di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria e altri impianti
  • gli abitanti e le loro attività quotidiane

Il processo di produzione dei materiali da costruzione è responsabile delle emissioni di CO2 in fase di produzione, che rappresentano il 5-10% delle emissioni totali di una casa nuova.

La maggior parte dei materiali da costruzione è prodotta utilizzando energia derivante da combustibili fossili, come il petrolio e il carbone, che rilasciano CO2 nell’atmosfera quando vengono bruciati.

Il trasporto e l’installazione delle unità HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria) e di altri impianti rappresentano invece il 15-20% delle emissioni totali di CO2 di una casa nuova.

I materiali da costruzione, come i compensati, truciolati o i pannelli fonoisolanti utilizzati per i controsoffitti possono contenere formaldeide, una sostanza cancerogena che irrita gli occhi e le vie respiratorie superiori.

installazione pannelli fonoisolanti per controsoffitti

I moderni cementi, utilizzati per le costruzioni edili, contengono anche una quota parte di “ceneri volatili”, residui della combustione di carbone e in alcuni casi di rifiuti. Queste sostanze inquinanti, emesse in atmosfera durante la produzione possono essere anche “imprigionate” nel cemento e possono rilasciare nell’ambiente quantità significative di metalli pesanti e composti organici tossici, che contribuiscono ulteriormente all’inquinamento atmosferico.

Una volta che una nuova casa è stata completata e occupata, l’energia utilizzata per riscaldare, raffreddare e ventilare l’abitazione, così come il condizionamento dell’aria, l’illuminazione e l’utilizzo degli elettrodomestici, contribuiscono ulteriormente in modo significativo all’inquinamento ambientale. Le attività quotidiane degli abitanti della casa rappresentano infatti il 75-80% delle emissioni totali.

Gli inquinanti indoor nell’aria di casa durante l’uso quotidiano

Tra le fonti di sostanze nocive che influiscono sulla qualità dell’aria ambientale all’interno dell’edificio ci sono i materiali edili e l’arredamento, ma anche gli abitanti e le loro attività.

Nell’abitazione, possiamo trovare nell’aria alcune sostanze nocive, tra le quali:

• formaldeide
• Composti Organici Volatili (COV)
• plastificanti
• prodotti ignifughi
• fibre tessili o minerali
• muffe, batteri e acari

Il riscaldamento d’acqua a gas e legna, mediante stufa, camino, forno e scaldacqua, produce ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO) e anidride carbonica (CO2), benzolo, polveri fini (PM10) e vapore acqueo.
Anche i prodotti per la pulizia domestica e il fai da te rilasciano composti chimici e organici e biocidi (ad es. disinfettanti, insetticidi, topicidi e ratticidi).
Gli olii essenziali, i deodoranti per ambienti, le candele profumate, le lampade per aromi e i bastoncini fumiganti diffondono nell’aria sostanze chimiche e, in parte, prodotti di combustione (polveri sottili) e numerose altre sostanze inquinanti.

Anche l’elemento umano esercita un’influenza importante: le persone che vivono in un edificio contaminano l’aria con emissioni dovute al loro metabolismo (diossido di carbonio, vapore acqueo, e batteri) oppure mediante l’umidità e le sostanze chimiche prodotte nel corso delle loro attività quotidiana.

Riscaldamento e raffreddamento della casa, quanto inquinano?

Il riscaldamento e il raffreddamento di una casa sono processi complessi che coinvolgono molti fattori. In generale, più grande è la casa, più energia sarà necessaria per riscaldarla e raffreddarla.

Le case più vecchie sono meno efficienti nell’isolamento e nella gestione del calore, mentre quelle nuove sono progettate per essere molto più efficienti. Il clima in cui si trova la casa è un altro fattore importante. Le case nel nord Italia devono affrontare inverni freddi e lunghi, mentre quelle nel sud hanno una gamma di temperature più ridotta, ma devono comunque affrontare il calore umido.

Il tipo di riscaldamento e di raffreddamento che si sceglie per la propria casa ha un impatto sull’inquinamento. I sistemi di riscaldamento più comuni sono quelli che usano il gas naturale o il petrolio, ma esistono anche sistemi elettrici o a pellet di legno.

I sistemi di riscaldamento a gas emettono principalmente CO2, che è un gas a effetto serra, mentre quelli elettrici emettono anche altri inquinanti come il plutonio e il mercurio. I sistemi di raffreddamento comuni sono i condizionatori d’aria e i deumidificatori. I condizionatori d’aria funzionano rimuovendo l’umidità dall’aria, ma questo processo può causare la condensa sui tubi e sugli elettrodomestici. I deumidificatori utilizzano una resistenza elettrica per generare calore, che viene poi utilizzato per eliminare l’umidità dall’aria.

Deumidificatori e condizionatori d’aria possono consumare molta energia, il che significa che emetteranno anche molti inquinanti.

Scegliere i mobili giusti e l’illuminazione per ridurre l’inquinamento in casa

Gli arredi di una casa sono importanti sia per il loro aspetto estetico che per il loro impatto sull’ambiente. La scelta dei mobili giusti può aiutare a ridurre l’inquinamento ambientale in una casa e può anche essere un modo per risparmiare denaro.

I mobili in legno massiccio sono una buona scelta perché sono generalmente realizzati con materiali naturali e durano a lungo. Inoltre, il legno è un materiale che può essere riciclato o riutilizzato in altri progetti. I mobili in legno contengono naturalmente formaldeide, ma in forma ridotta e sono sempre comunque più eco-compatibili rispetto ad altri materiali come la plastica e il metallo che dovrebbero essere evitati se possibile.

È importante leggere con attenzione le etichette e le dichiarazioni ambientali dei produttori di mobili, perché forniscono informazioni precise sulle sostanze contenute (ad es: formaldeide).

I tessuti per arredamento devono anche essere considerati attentamente. I tessuti naturali come la lana e il cotone sono generalmente più eco-compatibili rispetto ai tessuti sintetici come il nylon o il poliestere. I tessuti naturali hanno anche il vantaggio di essere generalmente più morbidi e più confortevoli.

L’illuminazione è un altro elemento importante da considerare quando si arreda una casa. Le lampade fluorescenti compatte (CFL) sono un’ottima scelta perché usano meno energia rispetto alle lampadine a incandescenza tradizionali e durano più a lungo. Le lampade a LED stanno iniziando ad essere utilizzate in molti ambienti interni ed esterni ed offrono un’illuminazione molto efficiente dal punto di vista energetico.

Adottare uno stile di vita più eco-compatibile è un buon modo per ridurre l’inquinamento nella nostra casa, così come scegliere prodotti locali e a basso impatto ambientale.

lampadine a basso impatto energetico

Consigli per ridurre l'inquinamento domestico nella nuova casa

L’inquinamento domestico è una delle principali fonti di inquinamento ambientale. Le case sono responsabili di circa il 30% dell‘inquinamento atmosferico, il 20% dell’inquinamento idrico e il 10% dell’inquinamento del suolo.

La buona notizia è che possiamo fare qualcosa per ridurre l’inquinamento generato dalla nostra abitazione.

Un modo è quello di migliorare l’efficienza energetica delle case. Significa utilizzare meno energia per riscaldare, illuminare e ventilare l’abitazione. Inoltre, significa utilizzare energia da fonti rinnovabili, come il sole o il vento, invece di energia da fonti non rinnovabili, come i combustibili fossili.

Installare un condizionatore d’aria o una pompa di calore può migliorare notevolmente la qualità dell’aria all’interno della casa, riducendo la concentrazione di particolato e altri contaminanti. I condizionatori d’aria e le pompe di calore sono particolarmente efficaci nelle stanze che sono chiuse per la maggior parte del tempo, come cucine e soggiorni. Possono anche aiutare a mantenere una temperatura costante in tutta la casa, il che è importante per il comfort e la salute.

Dobbiamo fare attenzione a come scegliamo i prodotti per la pulizia della casa. Optare per prodotti naturali o fatti in casa è un ottimo modo per ridurre l’inquinamento indoor. Inoltre, dobbiamo assicurarci di ventilare bene la casa quando usiamo questi prodotti e, se possibile, usare una mascherina per proteggere le nostre vie respiratorie.

prodotti per la pulizia della casa che riducono l'inquinamento

È importante seguire alcune pratiche generali per la pulizia, queste includono:

  • lavare regolarmente tutte le superfici della casa, inclusi pavimenti, pareti e soffitti
  • cambiare regolarmente i filtri dell’aria
  • non fumare all’interno della casa
  • tenere gli animali domestici puliti e in buona salute

Se scegliamo di verniciare le pareti o altro utilizzando vernici a base di solventi, dobbiamo assicurarci di aerare bene la stanza prima di iniziare il lavoro soprattutto durante la stagione invernale.

vernici a base di solventi per imbiancare casa

In generale arieggiare regolarmente le stanze e utilizzare ventilatori o altri dispositivi per garantire una buona circolazione dell’aria. Ad esempio, quando si dorme l’aria è la più contaminata e si consiglia di tenere le finestre aperte per far entrare l’aria fresca in camera da letto.

In merito agli elettrodomestici, dobbiamo fare attenzione a come li usiamo e alla manutenzione che effettuiamo. Se possibile, dovremmo scegliere elettrodomestici a basso consumo energetico e prestare attenzione alla loro posizione nella casa; infatti, è importante assicurarsi che non siano collocati vicino alle porte o alle finestre in modo da non causare un surriscaldamento inutile dell’ambiente circostante.

Per quanto concerne l’arredamento, dobbiamo fare attenzione a come scegliamo i tessuti. I tessuti naturali come il lino o il cotone sono generalmente meno inquinanti rispetto a quelli sintetici come il nylon o il poliestere. Se possibile, dovremmo scegliere tessuti che possono essere facilmente lavati in lavatrice a basse temperature, per evitare l’uso di sostanze chimiche nocive.

Quando si tratta di illuminazione, dobbiamo fare attenzione all’uso delle lampade a incandescenza; queste lampade sono generalmente più inquinanti rispetto alle lampade a LED o a fluorescenza. Dovremmo cercare di evitarle il più possibile. Inoltre, se usiamo lampade a incandescenza in ambienti chiusi, dobbiamo assicurarci di aerare bene la stanza per evitare di respirare troppa di questa sostanza nociva.
Infine, è importante ridurre la quantità di rifiuti che si generano in casa. Ciò significa fare acquisti responsabili, evitare gli imballaggi inutili e riciclare i materiali che si possono riutilizzare. Inoltre, compostare i rifiuti organici invece di gettarli nella spazzatura.

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